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ELENCO POST:

lunedì 31 luglio 2023

PROMETEO una piccola luna interna di Saturno. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 31/07/2023

PROMETEO

Introduzione:
Si tratta di un satellite pastore del bordo interno dell'anello F di Saturno e che mantiene "pulito" la zona di separazione tra l'anello F e il precedente, oltre a determinarne la forma; venne scoperto nel 1980 su immagini prese dalla sonda Voyager 1.

Interazioni:
Grazie alle immagini prese dalla sonda Cassini si è visto che il campo gravitazionale di Prometeo crea delle perturbazioni all'interno dell'anello F.

Infatti a causa delle relative orbite Prometeo entra 15 ore nel materiale diffuso del bordo interno dell'anello F e quando ne esce se ne trascina dietro una parte, creando nel bordo interno dell'anello F una scia di materiale verso il basso, visibile nel disco come una "rientranza" a forma di spina.

Da quanto visto nelle stesse immagini sembra però che tale materiale ritorni poi nell'anello, per cui non ci sarebbe perdita di materia dall'anello F a causa di Prometeo.

Dati fisici:
Dati fisici
Dimensioni119 × 87 × 61 km
Diametro medio86 km
Massa1,566 ±0,019 ×1017 kg
Densità media0,47 ±0,07 g/cm3
Acceleraz. di gravità in superficie~0,003 m/s2
Periodo di rotazioneRotazione sincrona
Inclinazione assiale
Temperatura
superficiale
~74 K (media)
Albedo~0,60

Ha una forma allungata, 119x87x61 km, con molte valli e diversi crateri da impatto di circa 20 km di diametro, pur essendo meno craterizzato di PandoraEpimeteo e Giano.

A causa della sua bassa densità,0.47 g/cm3 per una massa di 1.566x1017, e dell'elevato albedo (0.60) si pensa sia un corpo ghiacciato e poroso che orbita attorno a Saturno in 0.612990038 giorni, ad una distanza di circa 139.380 km, su un'orbita inclinata di 0.008° rispetto al pianeta e con una eccentricità di 0.0022; sembra possedere una rotazione sincrona.

Parametri orbitali:
L'orbita di Prometeo è caotica e a causa della risonanza con l'orbita di Pandora vi appaiono delle modifiche apprezzabili ogni 6.2 anni, quando distano solo 1400 km; inoltre Prometeo perturba in maniera significativa l'orbita di Atlante.

Parametri orbitali
(epoca 31 dicembre 2003)
Semiasse maggiore139,380 ±10 km
Periodo orbitale0,612990038 giorni
Inclinazione rispetto
all'equatore di Saturno
0,008 ±0,004°
Eccentricità0,0022
Galleria fotografica:
Dettaglio di Prometeo che perturba l'anello ).




Varie immagini di Prometeo da differenti prospettive ).
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A cura di Andreotti Roberto.


sabato 29 luglio 2023

LA COMETA del 2008 - C/2007 W1 (BOATTINI 1). by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 29/07/2023

LA COMETA del 2008
C/2007 W1 (BOATTINI 1)
 
La C/2007 W1 (Boattini) ha raggiunto intorno alla metà del mese di giugno del 2008 la sua massima luminosità, raggiungendo quasi la visibilità a occhio nudo (+5,2 mag in media, anche se alcuni hanno riportato valori di +4,9 mag), grazie al passaggio a sole 0,21 UA dalla Terra, ma per il suo posizionamento è stata vista solo dall'emisfero australe. 
Dall'emisfero boreale è stata visibile con un buon binocolo solo nel successivo mese di luglio. 
La cometa è stata ritenuta una possibile cometa interstellare.

Foto di Michael Jager del 3 agosto 2008 ).

Scoperta:
La C/2007 W1 (Boattini) è stata scoperta il 20 novembre 2007 dall'astronomo italiano Andrea Boattini, con il telescopio Cassegrain da 1,5m, sul monte Lemmon (Arizona USA). È la prima cometa scoperta da Boattini. La scoperta è stata fatta nel corso del programma Mount Lemmon Survey (MLS, codice G96) condotto dall'osservatorio Steward.

Meteore:
La cometa è il corpo progenitore dello sciame meteorico delle Crateridi diurne, un sciame visibile solo con i radar o via radio in quanto il suo radiante è molto vicino al Sole. Lo sciame ha avuto due outburst, uno nel 2003 e l'altro nel 2008. Lo sciame, non è visibile tutti gli anni, ed ha una frequenza di circa 30 ZHR con picchi parecchi più alti durante gli outburst.
[Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 414, n. 1, pag. 668-676, giugno 2011].

Parametri orbitali:
Parametri orbitali
(all'epoca 2454613,5 - 27 maggio 2008)
Perielio0,8497 UA
Inclinazione orbitale9,890°
Eccentricità1,00014
Longitudine del
nodo ascendente
334,530°
Argomento del perielio306,547°
Ultimo perielio24 giugno 2008
MOID dalla Terra0,0178 AU
( Diagrammi orbitali - JPL ).
sopra le posizioni al 12 giugno 2008 ).
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A cura di Andreotti Roberto.


mercoledì 19 luglio 2023

LA COMETA 466P/PANSTARRS 146 . by Andreotti Roberto - INSA.

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466P/PANSTARRS 146

La 466P/PanSTARRS, denominata anche P/2015 T3 (PanSTARRS), è una cometa periodica che alla sua scoperta aveva parametri molto incerti a causa dell'arco di osservazione di soli 3 giorni, ma fortunosamente, grazie al 2° passaggio al perielio recentemente osservato, con sicurezza possiamo affermare che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane (JFC).
La cometa è una di quelle sospettate di aver subito una scissione del nucleo, secondo l'elenco di Marcos & Marcos che la collegano alla 10P/Tempel.
[Dynamically correlated minor bodies in the outer solar system, MNRAS, 474, 838, 2018 febbraio].

Catalogazione:
La cometa nel numero progressivo delle scoperte del team PanSTARRS, si piazza tra la PanSTARRS 47 e la PanSTARRS 48,  ma potrebbe essere la 146esima, resta il fatto che ha ricevuto la numerazione ufficiale 466P da parte del Minor Planet Center (MPC).


Scoperta 2015:
Questa cometa di 21a magnitudine, fu scoperta nelle immagini di PanSTARRS 1 scattate con il Ritchey-Chretien da 1,8m il 13,41 ottobre 2015. La cometa era al perielio a circa 2,1 UA nel dicembre 2015, ed aveva un periodo di circa 8,1 anni.
CBET 4152 🔐 - MPEC 2015-U02 . 

Curva di luce del 2015 dal sito di Seiichi Yoshida ).

Recupero 2023:
Jacqueline B. Fazekas (Lunar and Planetary Laboratory, University of  Arizona), ha riportato la scoperta di una cometa su immagini CCD ottenute con il riflettore da 1,5m della Mt. Lemmon Survey il 26 giugno 2023, che mostrava una chioma condensata di 12" con un'ampia coda lunga 3" che si estendeva in PA 220-250 gradi.
La cometa è stata poi identificata da M. Suzuki (Kitami, Hokkaido, Giappone) come un ritrovamento accidentale della cometa P/2015 T3 (PanSTARRS).
La cometa passerà a 0,28 UA da Giove il 24 dicembre 2025 UT.

Passaggi al perielio:
Passaggi al perielio effettuati e futuri:
_ 16 gennaio 2007 - _ 10 marzo 2015 - _ 3 maggio 2023 - _ 4 febbraio 2031 - 
_ 1 aprile 2039 - _ 30 maggio 2047 - ecc.
In questo caso le previsioni pubblicate da Seiichi Yoshida e Kazuo Kinoshita, viste le enormi incertezze iniziali date dal breve arco osservativo, sono risultate errate, mentre le previsioni risultate più corrette sono quelle di Syuichi Nakano, che usavano un arco osservativo più ampio dal 17 settembre al 7 novembre del 2015.

Parametri orbitali:

DATI dalla CBET 5277:

                    Epoca = 2007 gennaio 20.0 TT
     T = 2007 gennaio 16.36163 TT     Peri. = 196.54663
     e = 0.4667885                    Nodo  = 119.96144 (2000.0)    
     q = 2.1538785 UA                 Incl. =  12.24057
     a = 4.0394445 UA  n = 0.12140082     P =   8.12 anni

                    Epoca = 2015 Febbraio 27.0 TT
     T = 2015 Marzo 10.15371 TT       Peri. = 196.60342
     e = 0.4650167                    Nodo  = 119.89850 (2000.0)    
     q = 2.1694469 UA                 Incl. =  12.22038
     a = 4.0551675 UA  n = 0.12069544     P =   8.17 anni

                    Epoca = 2023 Maggio 16.0 TT
     T = 2023 Maggio 3.64277 TT       Peri. = 196.69154
     e = 0.4667373                    Nodo  = 119.87132 (2000.0)
     q = 2.1546812 UA                 Incl. =  12.23680
     a = 4.0405625 UA  n = 0.12135044     P =   8.12 anni

                    Epoca = 2031 Febbraio 23.0 TT
     T = 2031 Febbraio 4.36145 TT     Peri. = 195.32745
     e = 0.4289454                    Nodo  = 113.81311 (2000.0)
     q = 2.3079434 UA                 Incl. =  16.14343
     a = 4.0415459 UA  n = 0.12130614     P =   8.12 anni

                    Epoca = 2039 Aprile 2.0 TT
     T = 2039 Aprile 1.78621 TT       Peri. = 195.52403
     e = 0.4277491                    Nodo  = 113.76704 (2000.0)
     q = 2.3216470 UA                 Incl. =  16.11451
     a = 4.0570440 UA  n = 0.12061171     P =   8.17 anni

                    Epoca = 2047 giugno 19.0 TT
     T = 2047 Maggio 30.99993 TT      Peri. = 195.64939
     e = 0.4291187                    Nodo  = 113.71163 (2000.0)
     q = 2.3088690 UA                 Incl. =  16.13242
     a = 4.0443940 UA  n = 0.12117803     P =   8.13 anni 
Diagramma orbitale - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.


lunedì 10 luglio 2023

LA GRANDE COMETA di CASTROGIOVANNI del 1807. by Andreotti Roberto - INSA.

La Grande Cometa del 1807, raffigurata da Esteban Villanueva ).
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Aggiornato il 10/07/2023

LA GRANDE COMETA
di CASTROGIOVANNI 
del 1807

La C/1807 R1 (Castrogiovanni) , conosciuta anche come la Grande Cometa del 1807 , è una cometa di lungo periodo (circa 1700 anni). Era visibile agli osservatori ad occhio nudo nell'emisfero settentrionale dall'inizio del mese di settembre del 1807, fino alla fine di dicembre ed è classificata tra le grandi comete per la sua eccezionale luminosità.

Scoperta:
La sua scoperta è spesso attribuita al monaco agostiniano P. Reggente Parisi a Castrogiovanni (l'odierna Ennain Sicilia. Ha registrato osservando la cometa molto vicino all'orizzonte nel primo crepuscolo del 9 settembre 1807, non lontano dall'altrettanto brillante stella Spica: 
'' in quel momento anche i pianeti Venere, Marte e Saturno erano vicini alla cometa. Il chiaro di luna ha interferito con le osservazioni della settimana successiva e, grazie alla sua favorevole posizione a sud, Parisi avrebbe potuto fare la sua scoperta diversi giorni prima che un certo numero di altri osservatori in Europa scoprissero indipendentemente la cometa ''.

Ricostruzione grafica della visuale da Enna, al momento della scoperta ).

I dati orbitali suggeriscono che la cometa avrebbe dovuto essere scoperta per la prima volta dall'occhio non assistito nell'emisfero meridionale diverse settimane prima che diventasse visibile nell'emisfero settentrionale; tuttavia non ci sono tali rapporti storici. In Australia la cometa avrebbe dovuto essere visibile durante tutto il mese di agosto nel primo crepuscolo serale all'orizzonte occidentale con una luminosità prossima alla magnitudine 1.

Osservazioni:
Jean-Louis Pons , a Marsiglia , vide la cometa nel crepuscolo serale del 21 settembre; poco dopo il suo collega Jacques-Joseph Thulis (1768–1810) fece la prima determinazione di posizione per la cometa in termini di sistema di coordinate celesti . 
Dunbar , in America, notò che la cometa fu vista per la prima volta lì "circa il 20 settembre" e commentò che il geometra Seth Pease (1764–1819) iniziò a fare osservazioni il 22. 
Il 20 settembre la cometa ha raggiunto una luminosità compresa tra la magnitudine +1 e +2.

Nei successivi 10 giorni la cometa fu scoperta indipendentemente da Jacques Vidal e Honoré Flaugergues in Francia , Edward Pigott in Inghilterra , Johann Sigismund Gottfried Huth e Johann Friedrich Eule in Germania e Gonzalez in Spagna. Inoltre la cometa è stata osservata il 26 settembre da Francisco José de Caldas a Nuova Granada (Colombia). 
Vidal stimò che la lunghezza della coda della cometa fosse compresa tra 7° e 8° di lunghezza.

(a lato : La Grande Cometa del 1807 vista dalle Filippine , come raffigurata da Esteban Villanueva durante la Rivolta di Basi).

Verso la fine di settembre, nel suo viaggio di allontanamento dal Sole, la cometa ha fatto il suo massimo avvicinamento alla Terra; era visibile ad occhio nudo per tutto il mese di ottobre. 
Il 1 ottobre Johann Elert Bode riportò una lunghezza della coda di 5°. 
Il 4 ottobre Huth riferì che la coda si era divisa in una coda diritta, lunga 6° e una più corta e ricurva. Entrambe le code sono state viste anche il 20 ottobre quando Heinrich Wilhelm Olbers ha notato che le due code erano separate di 1,5°; la coda più settentrionale era molto stretta, sottile e diritta e lunga circa 10°, mentre la coda più meridionale era larga, corta e lunga circa 4,5°.

Pochi giorni dopo, le due code non si potevano più distinguere l'una dall'altra; a Natchez, Mississippi , Dunbar vide il 24 ottobre solo una singola coda, che aveva una lunghezza di 2,7°. 
All'Università di Göttingen, Johann Hieronymus Schroeter effettuò accurate misurazioni osservative della cometa dal 4 ottobre 1807 al 18 febbraio 1808. 
La cometa fu osservata dalla HMS Buffalo dal capitano Philip Gidley King a Lat 15 gradi 4 minuti, Long 28 gradi 52 minuti. " Lun 5 ottobre. Una stella notevole vista per la 2a volta. Appariva da Ovest e aveva una coda luminosa brillante e una magnitudine considerevole ".

A novembre e dicembre la cometa era ancora visibile ad occhio nudo, ma la sua luminosità era costantemente diminuita e alla fine di novembre la coda era difficile da distinguere. 
Il 20 novembre William Herschel stimò che la lunghezza della coda fosse di 2,5°, ma all'inizio di dicembre poté identificare una coda corta solo nel grande rifrattore .

Tra gli osservatori della cometa c'era un anziano Charles Messier , il quale notava che " la cometa divenne molto bella, e rimase bella per un gran numero di giorni [...] era segnata nel cielo da un nucleo di grande luminosità che avvolta, e dalla quale usciva una coda molto chiara, molto estesa ".  Nonostante la vista debole, Messier fu in grado di fare diverse osservazioni telescopiche della cometa.

Dal gennaio 1808 non ci furono più osservazioni ad occhio nudo. 
Avvistamenti telescopici della cometa sono stati effettuati il ​​19 febbraio da Olbers, il 24 febbraio da Friedrich Wilhelm Bessel e il 28 febbraio, dopo una lunga ricerca, da Dunbar. 
L'ultima osservazione telescopica fu fatta da Vincent Wisniewsky a San Pietroburgo il 27 marzo 1808.

Traiettoria della Grande cometa del 1807 ).

Importanza scientifica:
Nell'ottobre 1807 Bode, Johann Karl Burckhardt e Francis Triesnecker calcolarono le stime di un'orbita parabolica per la cometa. Inizialmente Bessel calcolò anche un'orbita parabolica, ma ulteriori osservazioni gli permisero di calcolare un'orbita ellittica . 
Poiché questa stima di un'orbita ellittica non era ancora d'accordo con le osservazioni con soddisfazione di Bessel, sviluppò un nuovo metodo per calcolare gli elementi orbitali . Il metodo di Bessel ha tenuto conto delle mutevoli influenze gravitazionali del Sole e dei pianeti vicini alla cometa e ha fatto un uso migliore dei dati osservativi mediante una tecnica di stima dei minimi quadrati sviluppata alcuni anni prima da Carl Friedrich Gauss .

Per questa cometa esistevano dati di osservazione per oltre sei mesi e quindi per una parte significativa dell'orbita cometaria le previsioni calcolate da Bessel potevano essere confrontate con le osservazioni. La grande cometa del 1807 è la prima cometa di lungo periodo (diversa dalla cometa di Halley, già nota per essere periodica) per la quale esiste una verifica empirica che si muova in un'orbita ellittica e non parabolica.

Vignetta satirica dove John Bull fa osservazioni sulla cometa ).

Orbita:
Utilizzando osservazioni di 187 giorni, Bessel ha calcolato un'orbita ellittica molto allungata, e inclinata di circa 63° rispetto all'eclittica. 
Al perielio, avvenuto il 19 settembre 1807, la cometa si trovava a circa 0,646 UA dal Sole. 
La cometa si trovava l'11 settembre a circa 0,775 UA da Venere e il 15 settembre a circa 0,836 UA da Marte. Il 26 settembre la cometa ha fatto il suo massimo avvicinamento alla Terra a una distanza di circa 1,15 UA; per una grande cometa questa distanza è insolitamente grande, solo due altre grandi comete conosciute non sono riuscite ad avvicinarsi di più di 1 UA alla Terra, vale a dire, la Grande Cometa del 1811 e la cometa Hale-Bopp, segno questo che si trattava di un oggetto di notevoli dimensioni.
Caratteristiche orbitali 
Epoca1807-Set-19.2389
Afelio285.75 UA
Perielio0,6461 UA
Semiasse maggiore143.2012 UA
Eccentricità0,995488 
Periodo orbitale~1714 anni
Inclinazione
Argomento del perielio
Longitudine del nodo
ascendente
63.1762°
4.0970°
269.4837 °

Al momento della scoperta della C/1881 K1 , la Grande Cometa del 1881, il suo scopritore John Tebbutt inizialmente considerò la possibilità che si trattasse di un ritorno della cometa del 1807 a causa di apparenti somiglianze orbitali tra i due.

Diagramma dell'orbita - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.