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ELENCO POST:

mercoledì 23 febbraio 2022

LA COMETA 21P/GIACOBINI-ZINNER una cometa periodica gioviana. by Giovanni Donati - INSA.

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Aggiornato il 23/02/2022

21P/GIACOBINI-ZINNER

La 21P/Giacobini-Zinner è una cometa periodica della famiglia dinamica di Giove.

Dall'osservatorio della Montagna Pistoiese è stata ripresa la cometa 21P Giacobini-Zinner, appartenete alla famiglia delle comete Gioviane, da Martina Maestripieri e Paolo Bacci ).

Scoperta:
Fu scoperta il 20,81 dicembre del 1900, da Michel Giacobini (dall'osservatorio di Nizza) nella costellazione Aquario, mentre si stava muovendo verso est.

Dati fisici & Attività:
Le sue dimensioni sono piuttosto contenute di circa 2 km.
Variazioni nella distanza dal Sole comportano variazioni nella quantità di energia trasmessa per irraggiamento dal Sole al nucleo cometario e, conseguentemente, nella quantità di massa eiettata per orbita.
La cometa è stata oggetto di studio della sonda International Cometary Explorer, che ha attraversato la sua coda di plasma l'11 settembre 1985.
In uno studio pubblicato nel 2000 viene suggerita la presenza sulla cometa di materiale organico, rilevato analizzando la polarizzazione della luce rifratta sulle particelle di polvere della cometa stessa. Una conferma a questa ipotesi sembra provenire anche dall'analisi dalle Draconidi, sciame meteorico associato a questa cometa.
LINK : 

Foto del passaggio perielico del settembre 2018 ).

Meteore:
La pioggia di meteoriti (Draconidi) si verifica intorno al 9 ottobre di ogni anno, ma di solito è irriconoscibile; tuttavia, nel 1933 e nel 1946 si verificarono tempeste di meteoriti che produssero diverse migliaia di meteore entro un'ora al massimo.

Orbita:
La particolarità della sua orbita fa si che la cometa venga influenzata dalla forza gravitazionale di Giove, difatti l'afelio è in prossimità dell'orbita del pianeta gigante ed il periodo orbitale è circa la metà di quello gioviano. Ciò implica che ci siano incontri ravvicinati tra la cometa ed il gigante gassoso ogni due orbite circa. Durante questi incontri, Giove perturba l'orbita della cometa, variando, solitamente, la distanza perielica. Un episodio del genere è avvenuto nel 1898, quando, a seguito di un incontro ravvicinato dei due corpi, si è verificata una riduzione della distanza perielica da 1,22 UA a 0,93 UA.
Attualmente orbita con un semiasse maggiore di 3,526 UA ed un'eccentricità di 0,7056, che fa spaziare la cometa da un perielio di 1,038 UA fino all'afelio di 6.014 UA, in 6,621 anni con un inclinazione orbitale di 31.8108°.

Diagramma orbitale ).
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Passaggi osservati:
La cometa è stata vista quasi ad ogni ritorno dalla scoperta, ad eccezione dei ritorni molto sfavorevoli del 1907, 1920 e 1953.
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1900
Passaggio al perielio il 28 novembre 1900.
Passaggio ravvicinato a 0,88 UA dalla Terra il 15 dicembre 1900 (che ha contribuito alla prima scoperta della cometa).

Osservazioni:
Michel Giacobini (Nizza, Francia) ha scoperto questa cometa il 20,81 dicembre 1900.
Questa cometa è stata osservata per quasi due mesi durante la sua apparizione alla scoperta. 
Durante gli ultimi giorni di dicembre del 1900, gli osservatori stimarono la magnitudine totale della cometa compresa tra +10,5 e +11, mentre la magnitudine della condensazione nucleare era valutata in circa +12. La chioma aveva un diametro di quasi un minuto d'arco e non è stata segnalata alcuna coda. La cometa è svanita all'inizio di gennaio ed è stata vista l'ultima volta il 16 febbraio 1901.

Orbita:
La cometa è stata riconosciuta come una cometa di breve periodo durante questa apparizione e il periodo orbitale è stato infine determinato in 6,52 anni. 
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1907
Passaggio al perielio il 19 maggio 1907, non osservato.
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1913
Passaggio al perielio il 2 novembre 1913.
Passaggio ravvicinato a 0,51 UA dalla Terra il 14 novembre 1913 (che ha contribuito alla seconda scoperta della cometa).

Osservazioni:
Ernst Zinner (Bamberg, Germania) scoprì una cometa mentre osservava le stelle variabili vicino a Beta Scuti il ​​23 ottobre 1913. La descrisse di circa magnitudine +10, con una chioma di 3 minuti d'arco di diametro angolare e una coda di 30 minuti d'arco.
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1920
Passaggio al perielio il 18 maggio 1920, non osservato.
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1926
Passaggio al perielio il 11 dicembre 1926.
Fu recuperata il 16 ottobre 1926 a Bergedorf. 
La posizione rilevata, indicava che la previsione per questo ritorno era stata errata di soli 5 giorni. 
La cometa ha raggiunto una luminosità massima di +11 mag, ed una lunghezza massima della coda di circa 2 minuti d'arco.
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Altri passaggi al perielio osservati:
15 luglio 1933 - 17 febbraio 1940.
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1946
Passaggio al perielio il 18 settembre 1946.
L'apparizione del 1946 è stata particolarmente degna di nota poiché la cometa è passata a soli 0,26 UA dalla Terra alla fine di settembre. 
La cometa era quindi vicina alla magnitudine +7, rendendo questo l'aspetto più luminoso dalla sua scoperta. È interessante notare che la cometa ha sperimentato un'esplosione di luminosità inaspettata che l'ha portata a raggiungere la magnitudine +6 durante i primi giorni di ottobre (Alcuni riferiscono che raggiunse la quinta magnitudine).
Ci fu anche una copiosa e breve pioggia di meteore, il 9 ottobre 1946.
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1953
Passaggio al perielio il 16 aprile 1953, non osservato.
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1959
Passaggio al perielio il 26 ottobre 1959.
La cometa tornò nel 1959, ed il 31 agosto, il 23 settembre e il 24 ottobre furono rilevate esplosioni di luminosità impreviste, ciascuna delle quali aumentava la luminosità della cometa di circa metà magnitudine. Alla fine, la luminosità massima della cometa raggiunse +7 nel 1959 e, a un certo punto, la coda era lunga circa un grado.
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Altri passaggi al perielio osservati:
28 marzo 1966 - 4 agosto 1972 - 12 febbraio 1979.
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1985
Passaggio al perielio il 5 settembre 1985.
Fu recuperata il 3,41 aprile 1984, mentre si trovava alla distanza di 3,65 UA dalla Terra e a 4,55 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 150°, e fu vista per l'ultima volta il 2,25 aprile 1987, mentre si trovava a 3,97 UA dalla Terra e a 4,79 UA dal Sole.

Esplorazione:
Circa sei mesi prima che una flotta di diverse sonde spaziali esplorasse la cometa di Halley, l'11 settembre 1985, la sonda spaziale ICE (International Cometary Explorer - nel disegno qui a lato) della NASA, volò a 7.800 km dalla testa della cometa passando attraverso la coda della Giacobini-Zinner. 

È stata quindi la prima cometa mai esplorata da una sonda. Il veicolo spaziale era originariamente chiamato ISEE 3, ed era nata per studiare il vento solare appena prima che raggiungesse il campo magnetico terrestre. 
Ha potuto studiare l'interazione del vento solare e del campo magnetico interplanetario con la coda di questa cometa. 
A bordo purtroppo non c'era nessuna telecamera per le registrazioni, e quindi non esistono immagini.

Ma però si è scoperto che la sfera di influenza della cometa era più grande di quanto si pensasse in precedenza e che il campo magnetico del vento solare ha invertito la direzione quando la sonda ha superato il centro della coda, ma non è stata in grado di misurare un chiaro shock di prua quando il vento solare colpisce la sfera di influenza della cometa.
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1992
Passaggio al perielio il 13 aprile 1992.
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1998
Passaggio al perielio il 21 novembre 1998, a 1.034 UA dal Sole.

Osservazioni:
La cometa era piuttosto debole all'inizio dell'estate, con una magnitudine di +15 all'inizio di giugno, ma si è costantemente illuminata. Ha superato la magnitudo +14 a fine luglio, +13 poco prima di metà agosto, per poi salire rapidamente alla magnitudo +11 entro la fine di agosto. Si è poi illuminato a un ritmo di poco inferiore a una magnitudo al mese, raggiungendo +10 entro la fine di settembre, +9 entro la fine di ottobre, prima di raggiungere un picco di magnitudo +8,5 a metà novembre. 

La fotografia è stata scattata il 24 ottobre 1998 da Michael Jäger, utilizzando una fotocamera Schmidt da 0,25 m. Questa è stata un'esposizione di 8 minuti utilizzando la pellicola hypered TP6415. La magnitudine della cometa è stata determinata come +8,8, mentre si vede un grado di coda estendersi verso PA 78° ).

Successivamente, quando la cometa si è allontanata sia dal Sole che dalla Terra, la luminosità è diminuita rapidamente. Era più debole di +10 alla fine di gennaio, vicino alle +12 alla fine di febbraio ed era vicino alle +13 alla fine di marzo. Il diametro della chioma era compreso tra 5 e 6 minuti d'arco quando la cometa era al massimo. 

Questa immagine è stata scattata il 5 novembre 1998 da Masayuki Suzuki (Giappone), utilizzando un telescopio da 0,20 mf/9 e una camera CCD. L'immagine è un'esposizione di 60 secondi. L'immagine misura 16 per 12 arcmin ).

Curva di luce ).

Meteore:
È interessante notare che la pioggia di meteoriti della cometa, più comunemente nota come Draconidi , è riapparsa. Gli osservatori di tutto il mondo hanno iniziato a guardare i cieli il 7 ottobre, ma era l'8 ottobre quando i tassi hanno iniziato a salire.
I conteggi orari hanno raggiunto il picco nella regione tra l'Asia e l'Europa orientale, con le velocità visive più alte di circa 100 all'ora e quelle radar più alte di circa 500 all'ora. Tutti gli osservatori visivi hanno riportato un'abbondanza di deboli meteore durante la visualizzazione.
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2005
Passaggio al perielio il 2 luglio 2005.

Curva di luce di Seiichi Yoshida ).

Foto di Michael Mattiazzo del 1 agosto 2005 ).
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2012
Passaggio al perielio il 11 febbraio 2012.

Curva di luce di Seiichi Yoshida ).

Foto di Michael Jager del 14 gennaio 2012 ).
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2018
Passaggio al perielio il 10 settembre 2018.

Durante l'apparizione del 2018, gli spettri ottici hanno rivelato che la cometa è impoverita di molecole a catena di carbonio e anidride carbonica, indicando probabilmente la sua origine in una parte relativamente calda del sistema solare.
Nell'estate del 2018 ha raggiunto una magnitudine di +8 ed era visibile come una piccola nebulosità con un buon binocolo.

Curva di luce di Seiichi Yoshida ).

( Foto di Adriano Valvasori del 27 settembre 2018 ).
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Prossimi ritorni:
Il prossimo ritorno al perielio sarà il 25 marzo 2025, e la cometa non sarà in una posizione favorevole, anche se gli strumenti odierni ci permetteranno un facile recupero.

Poi dai calcoli di Kazuo Kinoshita, qui di seguito sono pubblicati quelli futuri:
30 agosto 2031 - 16 maggio 2038 - 10 febbraio 2045 - 24 novembre 2051 - 6 settembre 2058 -
14 giugno 2065 - 21 marzo 2072 - 19 ottobre 2078 - 29 giugno 2085 - 21 marzo 2092 - 
2 gennaio 2099 - 15 ottobre 2105.
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A cura di Giovanni Donati.


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