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lunedì 9 marzo 2020

LA NUBE DI OORT , ipotesi o realtà ? by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 09/03/2020

La Nube di Oort

                                                                                                                                       
Immagine artistica della fascia di Kuiper e dell'ipotetica nube di Oort.

Secondo la teoria elaborata da Jan Oort, i nuclei delle comete si trovano in una ipotetica di nube di detriti che avvolge il sistema solare. Questi nuclei hanno avuto origine con il sistema solare stesso.
L'ipotetica nube di Oort è una grande massa composta da miliardi di oggetti di ghiaccio che si crede essere la fonte delle comete di lungo periodo e che circondano il sistema solare a circa 50 000 UA (0,93 anni luce), e forse fino a 100 000 UA (1,87 anni luce).
Questa teoria spiega sia l'esistenza attuale delle comete che la continua distruzione delle stesse, nel Sole o nelle collisioni con gli altri pianeti del sistema solare.

Perché la nube di Oort è un'ipotesi:

La presenza della nube di Oort è soltanto ipotizzata poiché non è stato ancora possibile osservarla direttamente con i telescopi, a causa dell'eccessiva lontananza dal Sole è una zona dello spazio molto buia.
La sua esistenza è stata dimostrata soltanto indirettamente studiando il moto delle comete. Pur provenendo da ogni direzione, le comete sembrano seguire tutte una simmetria sferica. Da questa osservazione è possibile dedurre sia l'esistenza della nube di Oort che la sua forma sferoidale.

Si ritiene sia composto di comete che sono state espulse dal sistema solare interno da interazioni gravitazionali con i pianeti esterni.
Gli oggetti della nube di Oort sono molto lenti, e parlare di orbite, che possono avere periodi di decine di milioni di anni, ha poco senso, è più facile che possano essere turbati da eventi rari, ad esempio delle collisioni, dalla forza gravitazionale di una stella di passaggio, o dalla marea galatticaforza di marea esercitata dalla Via Lattea, anche se si trovano nella sfera di influenza del Sole.

Nello schema la rappresentazione della ipotetica Nube di Oort ).

Una nube diversa da ciò che pensava Oort:
Quando ipotizzarono la Nube di Oort, non sapevano ciò che sappiamo oggi, cioè che ripetute volte altre stelle hanno sfiorato il sistema Solare, e di certo abbiamo la certezza che circa 78.500 anni fa, la piccola Stella di Scholz, accompagnata dalla sua Nana bruna è passata a 0,82 anni luce dal Sole, di sicuro avrebbe sconvolto una buona metà di questa ipotetica nube, e tra 1.280.000 anni la stella Gliese 710 passerà a soli 19.000 UA !!!


Quindi in 5 miliardi di anni , quanti di questi passaggi ci sono stati? Da un semplice calcolo statistico sarebbero circa 3.000 passaggi ravvicinati entro 1 anno luce..... io ritengo molto improbabile l'esistenza di questa Nube originaria, ma invece credo che ci siano dei residuali corpi più relativamente vicini simili a Sedna, e alcuni piccoli nuclei cometari residuali, che periodicamente fanno visita al sistema solare interno.


Sino a non molto tempo fa, si pensava comunemente che la Nube di Oort si fosse formata insieme al disco proto-planetario che circondava il Sole dopo la sua nascita. Tuttavia, i modelli più sofisticati e dettagliati sulla formazione del nostro sistema planetario mostrano che questo enorme inviluppo dovrebbe essere ben diverso da quella che si presume avrebbe circondato il Sole, nel caso in cui la nostra stella si fosse formata in un contesto isolato.

Il Sole potrebbe avere catturato un gran numero di piccoli corpi ghiacciati dalle stelle a cui questi appartenevano quando ancora faceva parte di un ammasso di stelle neonate, creandosi così un proprio enorme inviluppo di nuclei cometari.
si ritiene che il nostro astro si sia formato contestualmente a centinaia di altre stelle strettamente addensate all'interno di una nube di gas.
Questo nuovo modello mostra che successivamente il Sole avrebbe catturato gravitazionalmente una vasta nube di comete man mano che il giovane ammasso stellare si disperdeva.
la Nube di Oort contenga un miscuglio di campioni di materiali provenienti da un gran numero di stelle strette parenti del Sole.
si può concludere che più del 90% delle comete provenienti dalla nube potrebbe avere un'origine extrasolare.

Questa ipotesi spiega ancora meglio i corpi con orbite ad alta inclinazione e quelli con orbite retrograde, oltre alla presenza di asteroidi e comete di cui si ipotizza l'origine extra-solare, come Kamo'oalewa e la cometa Machholz.
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A cura di Andreotti Roberto.



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