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ELENCO POST:

lunedì 28 febbraio 2022

LA COMETA 22P/KOPFF, una cometa periodica con un periodo molto breve. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 28/02/2022

22P/KOPFF

La Cometa Kopff, formalmente 22P/Kopff, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane. La massima luminosità l'ha raggiunta nel 1996 raggiungendo la settima magnitudine, quindi non è mai stata visibile ad occhio nudo.


Scoperta:
La scoperta si deve ad August Kopff (Osservatorio di Königstuhl, Heidelberg, Germania) il 23,07 agosto 1906, e fu stimata con circa una magnitudine di +11. 
Un esame di precedenti fotografie di questa regione ha rivelato un'immagine pre-scoperta su una lastra fotografica esposta dallo stesso Kopff il 20,93 agosto.


Dati fisici:
Si stima che il nucleo della cometa abbia un diametro di 3,0 chilometri con un albedo di 0,05. 
Il nucleo è scuro perché gli idrocarburi sulla superficie sono stati convertiti in una sostanza molto scura, simile al catrame per effetto della radiazione ultravioletta solare.

ParametriValore
ErroriReferenze
[M1] comet total magnitude+11.61.K223/12
[K1] comet total magnitude slope+9.5K223/12
diametro3.0 km
0.4
albedo geometrico0.050.01
Evoluzione dell'orbita:
Le simulazioni ed i calcoli orbitali di Kazuo Kinoshita, ci hanno permesso di ricostruire la sua storia dinamica, scoprendo che prima del 2 ottobre del 1847, quando ebbe un incontro estremamente ravvicinato con Giove, essa aveva un perielio poco oltre le 3 UA, ma quel passaggio ridusse tale distanza fino a circa 2,02 UA.
Un successivo incontro il 31 maggio 1883, abbassò ancora di più il perielio fino a circa 1,7 UA, che aumento parecchio l'attività cometaria e quindi la luminosità permettendone la sua scoperta pochi anni dopo al primo passaggio favorevole con la Terra.
Un incontro ravvicinato con Giove (0,57 UA) nel 1943 ne ridusse la distanza perielica, da 1,68 ad 1,50 UA, ed il periodo orbitale, da 6,54 a 6,18 anni.
Un nuovo incontro ravvicinato con Giove (0,17 UA) nel 1954 ha determinato lievi incrementi nella distanza perielica e nel periodo orbitale. Tuttavia, l'incontrò anche ha determinato una drastica variazione dell'orbita sia del nodo ascendente che dell'Argomento del perielio.
Il passaggio ravvicinato con Giove (0,6743 UA) che avverrà il 3 marzo 2038, farà diminuire ulteriormente la distanza del perielio che oscillerà tra 1,18 e 1,15 UA, con il periodo di rivoluzione che scenderà a circa 5 anni e mezzo, il più basso dopo la cometa di Encke.
Distanza del perielio
in epoche diverse
ANNOPerielio
( UA )
19061.70
19441.49
19571.52
19901.58
20271.32
20391.19

Parametri orbitali:
DATI
(all'epoca 2457320.5
25 ottobre 2015)
Semiasse maggiore3,4453689 UA
Perielio1,5582300 UA
Afelio5,333
Periodo orbitale6,4 anni
Inclinazione orbitale4,73711°
Eccentricità0,5477320
Diagramma orbitale, al 1 marzo 2022, mentre sta effettuando un passaggio ravvicinato al pianeta Marte, e dalla cui superficie dovrebbe essere ben visibile visto che è prossima anche al suo perielio, il 18 marzo 2022 - JPL ).
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Passaggi storici osservati rilevanti:
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1906
Passaggio al perielio il 3 maggio 1906.
(Evento 22P/1906 Q1)
La cometa è stata scoperta all'Osservatorio Königstuhl ad Heidelberg, in Germania. 
August Kopff analizzò lastre fotografiche che aveva esposto il 20 agosto 1903, confrontandole con immagini pre-scoperta della stessa regione, ed il 23 agosto 1903, Kopff potè concludere che fosse una cometa con una magnitudine apparente stimata di +11. 

Orbita:
A metà settembre 1906, la natura di breve periodo della cometa fu riconosciuta da un team guidato da Kiel Ebell del Dipartimento di Astronomia di Berkeley.
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Altri passaggi:
La cometa è stata persa quando ha fatto un ritorno il 25 novembre 1912 perché situata in una posizione sfavorevole, tuttavia il 25 giugno 1919 gli astronomi hanno recuperato la cometa, che è stata localizzata a meno di tre giorni dalla posizione prevista poi passata al perielio il 28 giugno 1919 (Evento 22P/1919 M1). Nei successivi numerosi ritorni, nessuno fu degno di nota, e ci furono passaggi al perielio osservati il 28 gennaio 1926, il 21 agosto 1932, il 13 marzo 1939.
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1945
Passaggio al perielio il 11 agosto 1945.
Al ritorno della cometa del 1945, la cometa raggiunse il picco di magnitudine +8,5. 
L'aumento della luminosità fu il risultato di un incontro ravvicinato con Giove che ha alterato l'orbita della cometa tra gli anni dal 1939 al 1945. 
Questo cambiamento nell'orbita ha avvicinato la cometa al Sole aumentandone l'attività.
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1951
Passaggio al perielio il 20 ottobre 1951.
Il ritorno del 1951 fu unico perché la cometa era 3 magnitudini più deboli di quanto previsto quando fu recuperata nell'aprile 1951. Ma la cometa raggiunse comunque la magnitudine +10,5 nell'ottobre 1951.
Era ancora vicino alla magnitudine +11,5 quando è stata rilevata l'ultima volta il 29 novembre.
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1958
Passaggio al perielio il 20 gennaio 1958.
La cometa è passata molto vicino a Giove nel 1954. Le perturbazioni hanno aumentato la distanza del perielio a 1,52 UA e il periodo orbitale a 6,31 anni. Sebbene questi cambiamenti fossero relativamente minori, le restanti porzioni angolari dell'orbita della cometa subirono cambiamenti piuttosto drastici. Tuttavia, i calcoli di Kepinski consentirono di recuperare la cometa a soli 3 minuti d'arco dalla sua posizione prevista il 25 giugno 1958.
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Altri passaggi:
Ci sono stati passaggi al perielio osservati il 16 maggio 1964, il 2 ottobre 1970, il 7 marzo 1977, il 10 agosto 1983, il 20 gennaio 1990.
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1996
Passaggio al perielio il 2 luglio 1996.
Il 30 novembre 1994, Carl W. Hergenrother (Lunar and Planetary Laboratory, Arizona, USA) su frame ottenuti da SM Larson, è stato in grado di recuperare la cometa a una magnitudine stellare di +22,8 utilizzando il riflettore da 1,5 m al Catalina Sky Survey . 
Questa è stata la quattordicesima apparizione di questa cometa periodica ed è stata particolarmente favorevole con la cometa che è passata al perielio il 2 luglio (1,5796 UA) e più vicina alla Terra l'8 luglio (0,5651 UA).
La cometa ha raggiunto la magnitudine +7 durante i primi di luglio del 1996.


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Altri passaggi osservati:
Sono stati osservati anche i seguenti passaggi:
12 dicembre 2002 - 25 maggio 2009 - 25 ottobre 2015.
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2022
Passaggio al perielio il 18 marzo 2022.

Curva di luce parziale pre-perielica ).
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Passaggi futuri:
Dopo un incontro con Giove il 25 aprile 2026, tornerà nei pressi della Terra il 13 luglio 2028 a sole 0,3532 UA, subito dopo essere passata al perielio il 28 giugno 2028.
Altri passaggi al perielio avverranno il 14 maggio 2034, il 3 marzo 2040, il 6 ottobre 2045, ecc.
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A cura di Andreotti Roberto.


mercoledì 23 febbraio 2022

LA COMETA 21P/GIACOBINI-ZINNER una cometa periodica gioviana. by Giovanni Donati - INSA.

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Aggiornato il 23/02/2022

21P/GIACOBINI-ZINNER

La 21P/Giacobini-Zinner è una cometa periodica della famiglia dinamica di Giove.

Dall'osservatorio della Montagna Pistoiese è stata ripresa la cometa 21P Giacobini-Zinner, appartenete alla famiglia delle comete Gioviane, da Martina Maestripieri e Paolo Bacci ).

Scoperta:
Fu scoperta il 20,81 dicembre del 1900, da Michel Giacobini (dall'osservatorio di Nizza) nella costellazione Aquario, mentre si stava muovendo verso est.

Dati fisici & Attività:
Le sue dimensioni sono piuttosto contenute di circa 2 km.
Variazioni nella distanza dal Sole comportano variazioni nella quantità di energia trasmessa per irraggiamento dal Sole al nucleo cometario e, conseguentemente, nella quantità di massa eiettata per orbita.
La cometa è stata oggetto di studio della sonda International Cometary Explorer, che ha attraversato la sua coda di plasma l'11 settembre 1985.
In uno studio pubblicato nel 2000 viene suggerita la presenza sulla cometa di materiale organico, rilevato analizzando la polarizzazione della luce rifratta sulle particelle di polvere della cometa stessa. Una conferma a questa ipotesi sembra provenire anche dall'analisi dalle Draconidi, sciame meteorico associato a questa cometa.
LINK : 

Foto del passaggio perielico del settembre 2018 ).

Meteore:
La pioggia di meteoriti (Draconidi) si verifica intorno al 9 ottobre di ogni anno, ma di solito è irriconoscibile; tuttavia, nel 1933 e nel 1946 si verificarono tempeste di meteoriti che produssero diverse migliaia di meteore entro un'ora al massimo.

Orbita:
La particolarità della sua orbita fa si che la cometa venga influenzata dalla forza gravitazionale di Giove, difatti l'afelio è in prossimità dell'orbita del pianeta gigante ed il periodo orbitale è circa la metà di quello gioviano. Ciò implica che ci siano incontri ravvicinati tra la cometa ed il gigante gassoso ogni due orbite circa. Durante questi incontri, Giove perturba l'orbita della cometa, variando, solitamente, la distanza perielica. Un episodio del genere è avvenuto nel 1898, quando, a seguito di un incontro ravvicinato dei due corpi, si è verificata una riduzione della distanza perielica da 1,22 UA a 0,93 UA.
Attualmente orbita con un semiasse maggiore di 3,526 UA ed un'eccentricità di 0,7056, che fa spaziare la cometa da un perielio di 1,038 UA fino all'afelio di 6.014 UA, in 6,621 anni con un inclinazione orbitale di 31.8108°.

Diagramma orbitale ).
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Passaggi osservati:
La cometa è stata vista quasi ad ogni ritorno dalla scoperta, ad eccezione dei ritorni molto sfavorevoli del 1907, 1920 e 1953.
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1900
Passaggio al perielio il 28 novembre 1900.
Passaggio ravvicinato a 0,88 UA dalla Terra il 15 dicembre 1900 (che ha contribuito alla prima scoperta della cometa).

Osservazioni:
Michel Giacobini (Nizza, Francia) ha scoperto questa cometa il 20,81 dicembre 1900.
Questa cometa è stata osservata per quasi due mesi durante la sua apparizione alla scoperta. 
Durante gli ultimi giorni di dicembre del 1900, gli osservatori stimarono la magnitudine totale della cometa compresa tra +10,5 e +11, mentre la magnitudine della condensazione nucleare era valutata in circa +12. La chioma aveva un diametro di quasi un minuto d'arco e non è stata segnalata alcuna coda. La cometa è svanita all'inizio di gennaio ed è stata vista l'ultima volta il 16 febbraio 1901.

Orbita:
La cometa è stata riconosciuta come una cometa di breve periodo durante questa apparizione e il periodo orbitale è stato infine determinato in 6,52 anni. 
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1907
Passaggio al perielio il 19 maggio 1907, non osservato.
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1913
Passaggio al perielio il 2 novembre 1913.
Passaggio ravvicinato a 0,51 UA dalla Terra il 14 novembre 1913 (che ha contribuito alla seconda scoperta della cometa).

Osservazioni:
Ernst Zinner (Bamberg, Germania) scoprì una cometa mentre osservava le stelle variabili vicino a Beta Scuti il ​​23 ottobre 1913. La descrisse di circa magnitudine +10, con una chioma di 3 minuti d'arco di diametro angolare e una coda di 30 minuti d'arco.
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1920
Passaggio al perielio il 18 maggio 1920, non osservato.
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1926
Passaggio al perielio il 11 dicembre 1926.
Fu recuperata il 16 ottobre 1926 a Bergedorf. 
La posizione rilevata, indicava che la previsione per questo ritorno era stata errata di soli 5 giorni. 
La cometa ha raggiunto una luminosità massima di +11 mag, ed una lunghezza massima della coda di circa 2 minuti d'arco.
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Altri passaggi al perielio osservati:
15 luglio 1933 - 17 febbraio 1940.
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1946
Passaggio al perielio il 18 settembre 1946.
L'apparizione del 1946 è stata particolarmente degna di nota poiché la cometa è passata a soli 0,26 UA dalla Terra alla fine di settembre. 
La cometa era quindi vicina alla magnitudine +7, rendendo questo l'aspetto più luminoso dalla sua scoperta. È interessante notare che la cometa ha sperimentato un'esplosione di luminosità inaspettata che l'ha portata a raggiungere la magnitudine +6 durante i primi giorni di ottobre (Alcuni riferiscono che raggiunse la quinta magnitudine).
Ci fu anche una copiosa e breve pioggia di meteore, il 9 ottobre 1946.
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1953
Passaggio al perielio il 16 aprile 1953, non osservato.
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1959
Passaggio al perielio il 26 ottobre 1959.
La cometa tornò nel 1959, ed il 31 agosto, il 23 settembre e il 24 ottobre furono rilevate esplosioni di luminosità impreviste, ciascuna delle quali aumentava la luminosità della cometa di circa metà magnitudine. Alla fine, la luminosità massima della cometa raggiunse +7 nel 1959 e, a un certo punto, la coda era lunga circa un grado.
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Altri passaggi al perielio osservati:
28 marzo 1966 - 4 agosto 1972 - 12 febbraio 1979.
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1985
Passaggio al perielio il 5 settembre 1985.
Fu recuperata il 3,41 aprile 1984, mentre si trovava alla distanza di 3,65 UA dalla Terra e a 4,55 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 150°, e fu vista per l'ultima volta il 2,25 aprile 1987, mentre si trovava a 3,97 UA dalla Terra e a 4,79 UA dal Sole.

Esplorazione:
Circa sei mesi prima che una flotta di diverse sonde spaziali esplorasse la cometa di Halley, l'11 settembre 1985, la sonda spaziale ICE (International Cometary Explorer - nel disegno qui a lato) della NASA, volò a 7.800 km dalla testa della cometa passando attraverso la coda della Giacobini-Zinner. 

È stata quindi la prima cometa mai esplorata da una sonda. Il veicolo spaziale era originariamente chiamato ISEE 3, ed era nata per studiare il vento solare appena prima che raggiungesse il campo magnetico terrestre. 
Ha potuto studiare l'interazione del vento solare e del campo magnetico interplanetario con la coda di questa cometa. 
A bordo purtroppo non c'era nessuna telecamera per le registrazioni, e quindi non esistono immagini.

Ma però si è scoperto che la sfera di influenza della cometa era più grande di quanto si pensasse in precedenza e che il campo magnetico del vento solare ha invertito la direzione quando la sonda ha superato il centro della coda, ma non è stata in grado di misurare un chiaro shock di prua quando il vento solare colpisce la sfera di influenza della cometa.
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1992
Passaggio al perielio il 13 aprile 1992.
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1998
Passaggio al perielio il 21 novembre 1998, a 1.034 UA dal Sole.

Osservazioni:
La cometa era piuttosto debole all'inizio dell'estate, con una magnitudine di +15 all'inizio di giugno, ma si è costantemente illuminata. Ha superato la magnitudo +14 a fine luglio, +13 poco prima di metà agosto, per poi salire rapidamente alla magnitudo +11 entro la fine di agosto. Si è poi illuminato a un ritmo di poco inferiore a una magnitudo al mese, raggiungendo +10 entro la fine di settembre, +9 entro la fine di ottobre, prima di raggiungere un picco di magnitudo +8,5 a metà novembre. 

La fotografia è stata scattata il 24 ottobre 1998 da Michael Jäger, utilizzando una fotocamera Schmidt da 0,25 m. Questa è stata un'esposizione di 8 minuti utilizzando la pellicola hypered TP6415. La magnitudine della cometa è stata determinata come +8,8, mentre si vede un grado di coda estendersi verso PA 78° ).

Successivamente, quando la cometa si è allontanata sia dal Sole che dalla Terra, la luminosità è diminuita rapidamente. Era più debole di +10 alla fine di gennaio, vicino alle +12 alla fine di febbraio ed era vicino alle +13 alla fine di marzo. Il diametro della chioma era compreso tra 5 e 6 minuti d'arco quando la cometa era al massimo. 

Questa immagine è stata scattata il 5 novembre 1998 da Masayuki Suzuki (Giappone), utilizzando un telescopio da 0,20 mf/9 e una camera CCD. L'immagine è un'esposizione di 60 secondi. L'immagine misura 16 per 12 arcmin ).

Curva di luce ).

Meteore:
È interessante notare che la pioggia di meteoriti della cometa, più comunemente nota come Draconidi , è riapparsa. Gli osservatori di tutto il mondo hanno iniziato a guardare i cieli il 7 ottobre, ma era l'8 ottobre quando i tassi hanno iniziato a salire.
I conteggi orari hanno raggiunto il picco nella regione tra l'Asia e l'Europa orientale, con le velocità visive più alte di circa 100 all'ora e quelle radar più alte di circa 500 all'ora. Tutti gli osservatori visivi hanno riportato un'abbondanza di deboli meteore durante la visualizzazione.
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2005
Passaggio al perielio il 2 luglio 2005.

Curva di luce di Seiichi Yoshida ).

Foto di Michael Mattiazzo del 1 agosto 2005 ).
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2012
Passaggio al perielio il 11 febbraio 2012.

Curva di luce di Seiichi Yoshida ).

Foto di Michael Jager del 14 gennaio 2012 ).
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2018
Passaggio al perielio il 10 settembre 2018.

Durante l'apparizione del 2018, gli spettri ottici hanno rivelato che la cometa è impoverita di molecole a catena di carbonio e anidride carbonica, indicando probabilmente la sua origine in una parte relativamente calda del sistema solare.
Nell'estate del 2018 ha raggiunto una magnitudine di +8 ed era visibile come una piccola nebulosità con un buon binocolo.

Curva di luce di Seiichi Yoshida ).

( Foto di Adriano Valvasori del 27 settembre 2018 ).
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Prossimi ritorni:
Il prossimo ritorno al perielio sarà il 25 marzo 2025, e la cometa non sarà in una posizione favorevole, anche se gli strumenti odierni ci permetteranno un facile recupero.

Poi dai calcoli di Kazuo Kinoshita, qui di seguito sono pubblicati quelli futuri:
30 agosto 2031 - 16 maggio 2038 - 10 febbraio 2045 - 24 novembre 2051 - 6 settembre 2058 -
14 giugno 2065 - 21 marzo 2072 - 19 ottobre 2078 - 29 giugno 2085 - 21 marzo 2092 - 
2 gennaio 2099 - 15 ottobre 2105.
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A cura di Giovanni Donati.


domenica 20 febbraio 2022

LA COMETA DISGREGATA 20D/WESTPHAL, una cometa Halleide che non ha più fatto ritorno. by INSA.

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Aggiornato il 20/02/2022

20D/WESTPHAL

La 20D/Westphal era una cometa periodica di tipo Halley, che nel suo primo passaggio osservato, anche se debolmente fu visibile ad occhio nudo, poi dopo il passaggio del 1913 la cometa appariva disgregata e più debole, non è più sta vista.

Dati fisici:
ParametriValore

Referenze
[M1] comet total magnitude+8.8Vsekhsvyatskii,S.
[K1] comet total magnitude slope+10.0Vsekhsvyatskii,S.
Questa immagine della cometa Westphal è stata ottenuta il 30 settembre 1913 con il riflettore da 1 m all'Osservatorio di Amburgo. Una lastra fotografica 9x12 è stata esposta per 40 minuti, mentre il telescopio è stato guidato sulla cometa. (L'immagine è stata ritagliata e invertita.) La cometa è stata etichettata nel registro di osservazione come "Cometa La Plata", poiché è stata scoperta accidentalmente da Pablo T. Delavan dell'Osservatorio di La Plata in Argentina ).
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Passaggi osservati:
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1852
Passaggio al perielio il 13 ottobre 1852.
Passaggio ravvicinato il 13 settembre 1852, a 0,61 UA dalla Terra.

Scoperta:
Justus Georg Westphal (Göttingen, Germania) scoprì questa cometa il 24,97 luglio 1852 nella costellazione della Balena, e notò che nel cercatore di comete l'ha mostrò come una nebulosità brillante di alcuni minuti d'arco. Westphal ha confermato la sua scoperta il 26,05 luglio. 
Christian Heinrich Friedrich Peters (Istanbul) ha scoperto indipendentemente questa cometa il 9 agosto.

Osservazioni:
Nei primi giorni il chiaro di luna era inizialmente un problema per gli osservatori, ma alla fine la cometa è stata oggetto di un'osservazione diffusa dopo il 10 agosto. 
La cometa si è illuminata per tutto il mese di agosto, sebbene non siano state effettuate stime di magnitudine. Una probabile estensione simile a una coda è stata notata intorno a metà mese, da H.L. d'Arrest ed E. Hartwig (Lipsia, Germania) che hanno notato che puntava verso PA 55° il 17. 
Per il periodo dal 16 al 22 agosto, gli osservatori hanno notato che la dimensione della cometa era compresa tra 2,5 minuti d' arco e 5 minuti d'arco. 
La cometa ha continuato a illuminarsi durante il mese di settembre, e Eduard Schoenfeld (Bonn, Germania) ha riferito che era forse visibile ad occhio nudo il 5, ma non sono state riportate altre osservazioni a occhio nudo fino a quando A. Reslhuber (Kremsmünster, Austria) l'ha trovata facilmente visibile il 4 ottobre. Reslhuber aveva già descritto la cometa come non facile da vedere il 10 settembre, ma brillante alla forte luce lunare il 23 settembre. 
C. Fearnley (Christiania, ora Oslo, Norvegia) ha detto che la coda si estendeva di 30' verso PA 225° il 2 ottobre, quando la cometa si stava allontanando dalla Terra, ma si stava ancora dirigendo verso il Sole all'inizio di ottobre. 
Era anche visibile per tutta la notte dalla maggior parte degli osservatori e il 5 ottobre è passata entro due gradi dal polo nord celeste. Schoenfeld ha riportato l'ultima osservazione ad occhio nudo il 19, con la luna che ha interferito in seguito. 
La lunghezza maggiore della coda è stata segnalata il 5 ottobre, quando J.R. Hind ha notato che era lunga 40'. Fearnley ha detto che la coda si stava estendendo verso PA 25° il 14 ottobre. 

Il giorno più interessante durante l'apparizione del 1852 fu l'11 ottobre, quando Hind descrisse la cometa come piuttosto curiosa e poi elaborò: 
La nebulosità era estesa nella solita direzione della coda ed era visibile un piccolo punto luccicante nella parte più condensata situata vicino a il confine della nebulosità verso il Sole. Da questo punto un raggio di luce schizzava nella materia cometica formando una coda corta: in certi momenti questo era molto distinto e mi ricordava alcuni dei disegni della cometa di Halley con il suo settore luminoso ". 
È interessante notare che Fearnley ha anche riportato un getto che emanava dal nucleo e si estendeva per circa 1°, e Hind ha notato che era lungo 40'. 
La cometa ha continuato a svanire durante il mese di dicembre e le osservazioni sono state ottenute fino a quando la luna ha iniziato a interferire intorno a metà mese. Reslhuber ha detto che la cometa è stata vista con grande difficoltà il 5 dicembre ed è stata vista come una traccia debole il 10. 
Altri osservatori, come C.A.F. Peters (Königsberg, ora Kaliningrad, Russia), riferirono tipicamente che la cometa era molto debole e diffusa. Fearnley ha detto che la chioma era di 8 minuti d'arco il 3 dicembre, mentre la coda si estendeva verso PA 0°. 
All'inizio di gennaio, solo una manciata di osservatori continuava a seguire la cometa. 
Peters ha descritto la cometa come molto debole e diffusa il 3 e il 7, mentre N.R. Pogson (Radcliffe Observatory, Oxford) ha dato la stessa descrizione il 6. 
Schoenfeld ha misurato la posizione per l'ultima volta l'11,75 di gennaio 1853. Dopo il periodo dei cieli serali illuminati dalla luna, Schoenfeld ha cercato e trovato la cometa il 27 gennaio, ma la luna si è alzata e ha impedito di misurarne la posizione. Seguirono molti giorni di maltempo e Schoenfeld ritrovò la cometa nel cielo serale il 9 febbraio 1853. Il suo aspetto ampio e molto debole ha impedito una misura della posizione e non sono state fatte ulteriori osservazioni.

Orbita:
La prima orbita è stata calcolata da A. Sonntag. Ha utilizzato tre posizioni ottenute durante il periodo dal 26 al 30 luglio e ha determinato un'orbita parabolica con una data del perielio del 14,58 ottobre 1852. 
Ulteriori orbite di Sonntag, G. Rümker e B. Valz durante le successive settimane hanno rivelato un notevole allontanamento dal moto parabolico. La prima orbita ellittica è stata calcolata da A. Marth utilizzando posizioni che coprono il periodo dal 28 luglio al 18 settembre, e la data del perielio risultante era il 13,13 ottobre e il periodo era di 67,8 anni. 
Le orbite durante le settimane e gli anni successivi di Sonntag, A. Möller e Westphal hanno indicato che il periodo orbitale era compreso tra 60,0 e 60,7 anni.
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1913
Passaggio al perielio il 26 novembre 1913.
Passaggio ravvicinato il 30 settembre 1913, a 0,59 UA dalla Terra.

Recupero:
Sebbene siano state fatte previsioni per il prossimo ritorno, le ricerche si sono rivelate infruttuose fino a quando la cometa non è stata accidentalmente trovata da Pablo T. Delavan (Osservatorio di La Plata) il 27 settembre 1913. Stava conducendo una ricerca di routine del cielo con un cercatore di comete di 20 cm quando trovò la cometa vicino a Omicron Aquarii e la descrisse come: 
quasi rotonda con una forte condensazione centrale, ma senza un vero nucleo stellare. Nessuna coda era visibile con gli strumenti utilizzati. La sua magnitudine totale era quindi quasi uguale a quella di una stella di settima magnitudine ". 
Sebbene Delavan fosse stato sicuro che nessun altro avesse visto questa cometa, non sapeva delle effemeridi che erano state pubblicate per il previsto ritorno della cometa Westphal. 
Il suo collega, W.J. Hussey, difatti ha suggerito un possibile collegamento già nei primi telegrammi che annunciavano la scoperta della cometa. 

Osservazioni:
I calcoli orbitali in seguito hanno rivelato che la data del perielio per l'apparizione del 1852 era stata effettivamente il 13,22 ottobre, mentre il periodo era di 61,20 anni. 
Sebbene gli astronomi abbiano iniziato rapidamente ad osservare la cometa durante gli ultimi giorni di settembre, ci sono stati cambiamenti insoliti nel mese di ottobre. La cometa avrebbe dovuto illuminarsi per tutto ottobre e la maggior parte di novembre. Edwin Emerson Barnard (Yerkes Observatory, Wisconsin, USA) ha osservato la cometa il 28 settembre e ha stimato che la chioma fosse di circa magnitudine +9, mentre il nucleo era vicino a magnitudine +8. Quella stessa sera, R.G. Aitken (Lick Observatory, California, USA) ha riportato un "piccolo nucleo discoidale" di magnitudine +11.
Barnard e Kiyofusa Sotome (Tokyo Astronomical Observatory, Giappone) hanno entrambi segnalato un nucleo simile a una stella durante i primi giorni di ottobre, ma Barnard non poteva più vedere il nucleo il 6 ottobre. Nei giorni successivi riferì che la condensazione centrale divenne più diffusa. 
Subito in seguito all'interferenza del chiaro di luna, Barnard ha ritrovato la cometa il 22 ottobre e l'ha descritta come "molto allungata come se avesse una testa più o meno appuntita". 
Entro il 26 ottobre, Barnard disse che la cometa era molto diffusa, senza una condensazione definita. Le osservazioni finali di Barnard sono state fatte con il rifrattore da 40 pollici il 5 novembre. Alle 1:10 UT ha scritto: 
C'è un debole bagliore sulla piccola stella che penso debba essere quella ". 
Alle 3:37 UT, Barnard ha detto: 
Non c'è assolutamente alcuna forma nella cometa né alcuna condensazione. Sembra essere in qualche modo allungata. Tutto quello che puoi dire è che c'è qualcosa di grande lì ".

Parametri orbitali:
Sul sito del JPL troviamo l'orbita calcolata da M.S.W. Keesey, da 201 osservazioni nell'arco di 61,11 anni, da cui risulta un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,919831188993609 con un semiasse maggiore di 15,6421524304176 UA da cui deriva un periodo di rivoluzione di 61,86613327560553 anni, tempo in cui la cometa spazia da un perielio di 1,2540127619273 UA, fino ad un afelio di 30,03029209890796 UA.
Il piano orbitale della cometa è inclinato di 40,8900610587027° rispetto all'eclittica, con un Argomento del Perielio di 57,08095497141959°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 348,0064469311446°.

Diagramma orbitale al perielio del 1913 - JPL ).
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1976
Il Passaggio al perielio era previsto per il 3 gennaio 1976.
Nonostante le previsioni, la campagna osservativa messa in atto si è rivelata infruttuosa, e la cometa non fu ritrovata.
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Eventuale futuro ritorno:
Le simulazioni ed i calcoli orbitali hanno previsto un possibile ritorno al perielio il 4 maggio 2038.

Diagramma orbitale - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto e Giovanni Donati.


giovedì 17 febbraio 2022

LA COMETA PERDUTA 18D/PERRINE-MRKOS, una piccola cometa gioviana. by Andreotti Roberto - INSA.

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Aggiornato il 17/02/2022

18D/PERRINE-MRKOS

La 18D/Perrine-Mrkos era una cometa periodica di piccole dimensioni, della famiglia dinamica di Giove, che dal 1969 è considerata perduta, dato che nei successivi passaggi al perielio non è più stata osservata.

Scoperta:
 - È stata scoperta per la prima volta, dall'astronomo statunitense/argentino Charles Dillon Perrine il 9 dicembre 1896, al Lick Observatory in California.
 - Fu riscoperta dall'astronomo ceco Antonín Mrkos il 19 ottobre 1955 dall'Osservatorio astronomico di Skalnaté Pleso in Slovacchia.

Dati fisici:
Sappiamo ben poco della natura di questo corpo celeste, se non che si deve trattare di un corpo di piccole dimensioni, e riportiamo la tabella delle magnitudini assolute riportate sul sito del JPL:

ParametriValore

Referenze
[M1] comet total magnitude11.5ICQ 2002 Handbook
[K1] comet total magnitude slope20.0ICQ 2002 Handbook
[M2] comet nuclear magnitude
15.5ICQ 2002 Handbook
[K2] comet nuclear magnitude slope15.0
ICQ 2002 Handbook
Orbita 1968:
Sul sito del JPL si trova l'ultima orbita calcolata da M.S.W. Keesey che ha usato 16 osservazioni nell'arco di 7,07 anni (2484 giorni), quindi ne risultava un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,642580982439164 ed un semiasse maggiore di 3,55954221481951 UA con un periodo di rivoluzione di 6,715825823291041 anni, in cui la cometa spaziava da un perielio di 1,27224808138711 UA (passato l'ultima volta il 1,54213337 novembre 1968), fino ad un afelio di 5,84683634825191 UA.
La traiettoria della cometa risultava solo leggermente inclinata di 17,7589827722319° rispetto al piano dell'eclittica, con un Argomento del perielio di 166,0504171249452°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 240,8755466309168° (Epoca 2440240.5 (1969-Jan-19.0) TDB).

Diagramma orbitale dell'ultimo passaggio al perielio noto 01/11/1968 - JPL ).
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Passaggi al perielio osservati:
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1896
Passaggio al perielio il 25 novembre 1896 - Evento 18D/1896 X1.

Prima scoperta:
Charles Dillon Perrine (Lick Observatory, California, USA) ha scoperto questa cometa il 9,35 dicembre 1896. Ha stimato la sua magnitudine come +8 e ha detto che c'era un nucleo ben definito, oltre a una coda lunga meno di 30 minuti d'arco. 
La cometa è stata confermata dallo stesso Perrine il 10 dicembre.

Osservazioni:
Dopo il periodo con la luna piena di dicembre, la cometa è stata ampiamente osservata durante gli ultimi giorni di dicembre. Gli astronomi l'hanno quindi descritta con un diametro compreso tra 3 e 4 minuti d'arco, con un nucleo di magnitudine da +10,5 a +11. 
La cometa è sbiadita durante gennaio ed a febbraio è stata osservata solo da una manciata di osservatori. R. Schorr (Amburgo) vide la cometa il 3 febbraio e disse che appariva piccola e debole, con una distinta condensazione simile a una stella di magnitudine +12,5. Kobold (Strasburgo) ha detto che la cometa è stata vista a malapena in un rifrattore da 18 pollici il 24 febbraio. L'ha descritta come "un pallido fuoco fatuo" di circa 1 minuto d'arco. Le osservazioni sono continuate fino a marzo, ma solo a malapena. Kobold ha detto che la cometa era ancora appena visibile nel rifrattore da 18 pollici il 1° marzo, e H.C. Wilson (Northfield) ha ottenuto l'osservazione finale il 4 marzo. 
Wilson stava usando un telescopio da 16 pollici e notò che la cometa era: " estremamente debole, ma è stata sicuramente vista ".

Orbita:
Le prime orbite paraboliche furono pubblicate il 14 dicembre 1896. La prima fu calcolata da W.J. Hussey e da Perrine dalle osservazioni ottenute il 9, 10 e 11 dicembre. Indicava una data del perielio del 26,17 novembre 1896. La seconda è stata determinata da F. Ristenpart (Heidelberg) e ha indicato una data del perielio del 1,21 dicembre. A metà gennaio, Ristenpart, così come Hussey e Perrine, avevano riconosciuto che l'orbita era di breve periodo, così come il fatto che aveva una somiglianza con l'orbita della cometa periodica perduta Biela. L'orbita della cometa di Perrine era infatti simile a quella di Biela tranne che per l'argomento del perielio, che differiva di ben 60 gradi. 
Ristenpart ha calcolato un'orbita ellittica rivista che è stata pubblicata il 4 febbraio 1897. 
La data del perielio era il 25,12 novembre 1896 e il periodo orbitale era di 6,44 anni. 
Ha anche esaminato diverse ipotesi su una possibile relazione tra questa cometa e la cometa periodica perduta Biela, e considerando gli effetti gravitazionali di Giove, ma determinò che le orbite delle due comete non potrebbero mai coincidere in un dato momento tra la scomparsa di Biela e la scoperta della cometa di Perrine.
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22 aprile 1903
Passaggio al perielio non osservato, per le condizioni orbitali sfavorevoli.
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1909
Passaggio al perielio il 1 novembre 1909 - Evento 18D/1909 P1.
F. Ristenpart predisse che questa cometa sarebbe arrivata al perielio il 4,58 novembre 1909. 
A. Kopff (Astrophysikalisches Institut Königstuhl-Heidelberg, Germania) la recuperò il 12,93 agosto 1909 e ne ha stimato la magnitudine come +15. 
La cometa è stata seguita fino al 21,02 novembre quando Wolf l'ha fotografata ed ha stimato la magnitudine come +14,0. In seguito Wolf, ha esposto una lastra fotografica sulla posizione della cometa l'8 gennaio 1910, ma non ne è stata trovata alcuna traccia.

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Passaggi al perielio non osservati:
22 maggio 1916 - 23 dicembre 1922 - 26 luglio 1929 - 
24 febbraio 1936 - 22 settembre 1942 - 5 aprile 1949. 

L'apparizione del 1916 risultava essere sfavorevole e non furono fatte ricerche, ma quella del 1922 fu considerata molto migliore, e sono state effettuate diverse ricerche e, sebbene la ripresa della cometa fosse stata annunciata in Giappone, questa si è rivelata non essere la cometa prevista e non sono state fatte ulteriori osservazioni. 
La cometa è stata cercata anche nel 1929, ma ancora una volta non è stata trovata alcuna traccia.
In seguito non furono fatte altre ricerche.
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1955
Passaggio al perielio il 27 settembre 1955 - Evento 18D/1955 U1.
Dopo che diverse apparizioni sono trascorse senza previsioni o ricerche, Ichiro Hasegawa pubblicò una previsione nel 1955 (IAUC 1488 e 1505) per l'apparizione del 1955. Le ricerche, inizialmente, si sono rivelate nuovamente infruttuose, finché la cometa fu accidentalmente trovata da Antonin Mrkos (Skalnate Pleso Observatory) durante una ricerca di routine di comete con un binocolo 25x100 il 19 ottobre 1955. 
Ha stimato la magnitudine come +9. Quasi immediatamente, Leland E. Cunningham (Leuschner Observatory, University of California, Berkeley) ha detto che la cometa era probabilmente la cometa periodica perduta Perrine.
La cometa si indebolì rapidamente già verso la fine di ottobre, con magnitudini stimate in +11 per il 24 ottobre al Lick Observatory, di +16 il 14 novembre da Van Biesbroeck e di +18,3 il 25 novembre a cura di E. Roemer. La sua coda era debole e lunga solo 3' in direzione PA 290° nelle foto fatte da Miss Roemer il 24 e 27 ottobre.
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1962
Passaggio al perielio il 12 febbraio 1962.
La cometa è stata nuovamente vista durante l'apparizione del 1961-2, quando ha raggiunto la tredicesima magnitudine.
Fu recuperata da Elizabeth Roemer il 29,10 novembre 1961 a Flagstaff in Arizona, mentre si trovava nella costellazione dell'Acquario, ad una distanza di 1,66 UA dalla Terra e a 1,56 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 66°.
Successivamente fu ritrovata in un'immagine precedente risalente al 11,40 novembre 1961.
Furono compiute diverse osservazioni nei mesi successivi sempre da parte di E. Roemer.
Fu vista per l'ultima volta il 5,14 aprile 1962, nella costellazione del Toro, mentre era a 1,96 UA dalla Terra e a 1,41 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 43°.
[Kronk, vol.5 - p.62-63].

Orbita:

T = 1962 Feb. 12.76917 TT Epoca = 1962 Feb. 25.0 TT Peri. = 165.94200 e = 0.6431400 Node = 240.94388 (2000.0) a = 3.5557056 UA Inc. = 17.76391 n'= 0.14699934 q = 1.2688891 UA P = 6.705 anni

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1968
Passaggio al perielio il 1 novembre 1968.
Anche nel 1968 fu di nuovo osservata ed anche in questo passaggio raggiunse una magnitudine di +13, quando è passata a 0,3144 UA (47.030.000 km) dalla Terra, il 14 novembre 1968.
Fu recuperata da G.A. Tammann (Palomar Observatory, California - USA), il 20,33 novembre 1968, mentre la cometa si trovava nella costellazione del Toro, ad una distanza di 0,32 UA dalla Terra e a 1,29 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 160°.
Successivamente vu trovata in varie immagini di pre-scoperta a partire dal 24 ottobre 1968, quando era nella costellazione di Perseo.
Fu vista per l'ultima volta al Tokyo Astronomical Observatory da Tomita il 17,5 gennaio 1969, mentre era nella costellazione di Orione, e quando si trovava ad una distanza di 0,70 UA dalla Terra e a 1,57 UA dal Sole, con un'elongazione di 136°.
[Kronk, vol.5 - p.221-222].
(Per i dati orbitali vedi sopra nel comma ad essi dedicato).
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Scomparsa:
Il ritorno del 1975 avrebbe dovuto raggiungere una magnitudine di +15, ma le ricerche ancora una volta non sono riuscite a trovare la cometa, ed oltre questa ultima osservazione del 1968 non è stata più vista nonostante siano stati fatti complessi calcoli orbitali e campagne osservative coordinate, ma, o la cometa è diventata inattiva, oppure non si è tenuto conto di tutte le influenze gravitazionali come l'aver sfiorato un asteroide visti i ripetuti passaggi sia nella fascia principale, sia nella zona dei Troiani di Giove come nel 1971.

Sul sito di Kazuo Kinoshita troviamo pubblicati 2 differenti profili orbitali che dal 1975 fino ad oggi e proiettandosi nel futuro per altri 50 anni, differiscono di parecchio a testimonianza dell'enorme incertezza che abbiamo riguardo a questa cometa.
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A cura di Andreotti Roberto.